Jasmine Paolini racconta un aneddoto con Jannik Sinner che spiega i suoi recenti miglioramenti in campo. Cosa ha detto il numero 2 al mondo.
Negli ultimi mesi, Jasmine Paolini, attualmente numero 8 del ranking WTA, ha vissuto un momento di forma eccezionale che l’ha proiettata tra le migliori otto giocatrici del mondo. Ma cosa c’è dietro questa crescita costante? Un episodio rivelato dalla stessa Paolini dopo il match contro Clara Tauson al torneo di Wuhan ha svelato un dettaglio interessante: Jannik Sinner ha avuto un ruolo, anche se indiretto, nella sua svolta tecnica.

Il consiglio inaspettato da Jannik Sinner
Come riportato da adnkronos.com, dopo la vittoria su Tauson, la tennista toscana ha spiegato che un dialogo tra il suo ex allenatore Renzo Furlan e Sinner è stato determinante: «Il mio ex allenatore, Renzo Furlan, stava parlando con Jannik e sono rimasta sorpresa perché ha detto che non stavo facendo qualcosa in campo», ha raccontato.
Non si tratta di una collaborazione ufficiale tra i due, ma di un momento spontaneo che ha avuto un grande impatto. «Il mio allenatore è venuto da me dicendo ‘Jannik ha detto che devi fare questo’. Insomma, quando Jannik ti dice di fare qualcosa, devi semplicemente farlo. Come puoi dire di no a un consiglio di Jannik?», ha aggiunto Paolini.
Un segreto tecnico che resta tale
Il dettaglio specifico del consiglio ricevuto non è stato svelato. «Non posso dire di cosa si tratta perché altrimenti lo verrebbero a sapere anche le mie avversarie», ha concluso con un sorriso. Una risposta che ha aumentato la curiosità tra i fan e gli addetti ai lavori, ma che conferma anche la professionalità e la strategia dell’azzurra.
Quel che è certo è che un piccolo suggerimento può fare una grande differenza. In un circuito competitivo come quello WTA, anche una dritta di un collega — specie se si tratta del numero 2 del mondo — può rappresentare uno spartiacque tra buoni risultati e prestazioni eccezionali.
La rincorsa di Jasmine Paolini alle WTA Finals passa anche da qui: da una mentalità aperta, dall’umiltà di ascoltare e dalla capacità di mettere in pratica un consiglio, anche se arriva in modo del tutto inaspettato.